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Don Peppino (anni '80)

 

Don Peppino e il figlio Michele (2000)


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 Un pò della nostra storia....

Gli albori della Pasticceria Sparono sono da ricercarsi nel lontano 1964, quando Giuseppe Sparono, a tutti ormai noto come Don Peppino, appena sedicenne, mette piede nel laboratorio di una rinomata pasticceria del capoluogo.

Dopo aver appreso per un ventennio i segreti dagli abili maestri, decide di fare il grande passo: rileva quella che diventerà l'attuale pasticceria Sparono a Caiazzo. L'altissima qualità delle materie prime impiegate, la produzione che sposa perfettamente l'affidabilità del prodotto con i dettami delle tecniche artigianali, la magnificenza delle preparazioni, fanno subito volare alto Don Peppino, che in poco tempo raccoglie consensi sia dalla clientela privata, sia dagli specialisti della ristorazione della zona.

Oltre a confezionare quella che è la produzione dolciaria artigianale classica, napoletana in particolare, Don Peppino ha avuto il merito di andare oltre, reinterpretando alcune ricette classiche e creando dolci nuovi, che hanno dato l’impronta caratterizzante alla sua attività pasticciera.

Correva l’anno 1983 ed Emilio Buccafusca, uno degli ultimi artisti futuristi napoletani che amava rifugiarsi fra le colline caiatine, passeggiava amabilmente sottobraccio con Don Peppino, le suggestioni che l’artista sussurrava all’orecchio dell’artigiano furono l’ispirazione per la sua creazione più importante. L’artista, invitato all’assaggio, non ebbe remore a battezzare il dolce “Il Sospiro D’Angelo”. Tuttora persiste la ricetta e il nome originale ed è uno dei dolci più apprezzati e richiesti dalla clientela.

L’attività artigianale ora è alla seconda generazione.

Michele Sparono, figlio d’arte,dal 1998 ha in mano le redini dell’attività, reduce da una lunga esperienza formativa maturata sia nel laboratorio paterno, sia grazie ad alcuni fra i migliori maestri pasticcieri italiani. Don Peppino è sempre presente, supervisionando con occhio vigile e compiacente, garante di quella qualità e artigianalità che ha sempre contraddistinto la Pasticceria Sparono.

La vena sperimentale e l’estro creativo di Don Peppino non si sono con lui esaurite, il figlio Michele ha raccolto il guanto di sfida del genitore e, forte di una solida prepazione tecnica, ha introdotto negli ultimi anni  tante innovazioni. Dalla creazione di nuove torte all'ingresso nella produzione Sparono di nuovi filoni, come le confezioni di cioccolato, dolci natalizi e pasquali, nonchè una serie di tante estemporanee prelibatezze.

Una delle ultime opere è stata un omaggio alla sua terra di origine, Castel Morrone, storicamente zona di produzione dei fichi d’india. Ed ecco nascere nel suo laboratorio il cannolo alla crema al fico d’india. Un altro successo che, in virtù dell’artigianalità della produzione pasticciera di Sparono, si può degustare solo nel periodo tardo estivo-autunnale, in concomitanza con la maturazione dei fichi d’india  morronesi.


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Michele agli inizi (anni '90)

 

Michele Sparono (2009)


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